lunedì, 22 luglio 2024
BAKERS GEN: ANGELO DIVITA
Divita, come è entrato in Bakers Gen?
Conosco da tempo Salvatore Vullo, che è siciliano come me. Abbiamo collaborato spesso e mi ha parlato di Bakers Gen Molino Casillo, un progetto molto stimolante, sia per la crescita professionale e personale, sia per il contributo che posso dare a Molino Casillo. È un'iniziativa che unisce amici e grandi professionisti, focalizzata su contenuti di valore e l'importanza del mestiere del panettiere.
Cosa rappresenta per lei Bakers Gen?
Bakers Gen è un'opportunità per i giovani panettieri che lavorano con passione e seguono una certa etica. Le nuove generazioni di panettieri stanno superando l'idea di essere chiusi nei loro laboratori e stanno iniziando a collaborare, condividere idee e confrontarsi. Questo progetto rappresenta un nuovo percorso per valorizzare un mestiere antico in chiave moderna, dando grande importanza alla materia prima, spesso sottovalutata. È un progetto etico che crescerà con il tempo.
Qualè la sua storia personale?
Vengo da una famiglia di panettieri. Il forno Divita nasce nel 1948 su impulso di mio nonno Angelo che impiantò una piccola bottega dedita esclusivamente alla produzione di pane, nella quale era coadiuvato da mia nonna Michela e dal fratello Nardo. Nel tempo mia nonna introdusse nuove tecniche di lavorazione della farina e nuovi prodotti come dolci da forno ,biscotti e pasta fresca .
Successivamente mio padre, Michele, ha dato un’impronta imprenditoriale: al settore della panificazione, aggiunge quello della torrefazione e, infine, quello della produzione di coni e cialde da gelato rivenduti all’ingrosso.
Conosco da tempo Salvatore Vullo, che è siciliano come me. Abbiamo collaborato spesso e mi ha parlato di Bakers Gen Molino Casillo, un progetto molto stimolante, sia per la crescita professionale e personale, sia per il contributo che posso dare a Molino Casillo. È un'iniziativa che unisce amici e grandi professionisti, focalizzata su contenuti di valore e l'importanza del mestiere del panettiere.
Cosa rappresenta per lei Bakers Gen?
Bakers Gen è un'opportunità per i giovani panettieri che lavorano con passione e seguono una certa etica. Le nuove generazioni di panettieri stanno superando l'idea di essere chiusi nei loro laboratori e stanno iniziando a collaborare, condividere idee e confrontarsi. Questo progetto rappresenta un nuovo percorso per valorizzare un mestiere antico in chiave moderna, dando grande importanza alla materia prima, spesso sottovalutata. È un progetto etico che crescerà con il tempo.
Qualè la sua storia personale?
Vengo da una famiglia di panettieri. Il forno Divita nasce nel 1948 su impulso di mio nonno Angelo che impiantò una piccola bottega dedita esclusivamente alla produzione di pane, nella quale era coadiuvato da mia nonna Michela e dal fratello Nardo. Nel tempo mia nonna introdusse nuove tecniche di lavorazione della farina e nuovi prodotti come dolci da forno ,biscotti e pasta fresca .
Successivamente mio padre, Michele, ha dato un’impronta imprenditoriale: al settore della panificazione, aggiunge quello della torrefazione e, infine, quello della produzione di coni e cialde da gelato rivenduti all’ingrosso.
Divita, come è entrato in Bakers Gen?
Conosco da tempo Salvatore Vullo, che è siciliano come me. Abbiamo collaborato spesso e mi ha parlato di Bakers Gen Molino Casillo, un progetto molto stimolante, sia per la crescita professionale e personale, sia per il contributo che posso dare a Molino Casillo. È un'iniziativa che unisce amici e grandi professionisti, focalizzata su contenuti di valore e l'importanza del mestiere del panettiere.
Cosa rappresenta per lei Bakers Gen?
Bakers Gen è un'opportunità per i giovani panettieri che lavorano con passione e seguono una certa etica. Le nuove generazioni di panettieri stanno superando l'idea di essere chiusi nei loro laboratori e stanno iniziando a collaborare, condividere idee e confrontarsi. Questo progetto rappresenta un nuovo percorso per valorizzare un mestiere antico in chiave moderna, dando grande importanza alla materia prima, spesso sottovalutata. È un progetto etico che crescerà con il tempo.
Qualè la sua storia personale?
Vengo da una famiglia di panettieri. Il forno Divita nasce nel 1948 su impulso di mio nonno Angelo che impiantò una piccola bottega dedita esclusivamente alla produzione di pane, nella quale era coadiuvato da mia nonna Michela e dal fratello Nardo. Nel tempo mia nonna introdusse nuove tecniche di lavorazione della farina e nuovi prodotti come dolci da forno ,biscotti e pasta fresca .
Successivamente mio padre, Michele, ha dato un’impronta imprenditoriale: al settore della panificazione, aggiunge quello della torrefazione e, infine, quello della produzione di coni e cialde da gelato rivenduti all’ingrosso.
Conosco da tempo Salvatore Vullo, che è siciliano come me. Abbiamo collaborato spesso e mi ha parlato di Bakers Gen Molino Casillo, un progetto molto stimolante, sia per la crescita professionale e personale, sia per il contributo che posso dare a Molino Casillo. È un'iniziativa che unisce amici e grandi professionisti, focalizzata su contenuti di valore e l'importanza del mestiere del panettiere.
Cosa rappresenta per lei Bakers Gen?
Bakers Gen è un'opportunità per i giovani panettieri che lavorano con passione e seguono una certa etica. Le nuove generazioni di panettieri stanno superando l'idea di essere chiusi nei loro laboratori e stanno iniziando a collaborare, condividere idee e confrontarsi. Questo progetto rappresenta un nuovo percorso per valorizzare un mestiere antico in chiave moderna, dando grande importanza alla materia prima, spesso sottovalutata. È un progetto etico che crescerà con il tempo.
Qualè la sua storia personale?
Vengo da una famiglia di panettieri. Il forno Divita nasce nel 1948 su impulso di mio nonno Angelo che impiantò una piccola bottega dedita esclusivamente alla produzione di pane, nella quale era coadiuvato da mia nonna Michela e dal fratello Nardo. Nel tempo mia nonna introdusse nuove tecniche di lavorazione della farina e nuovi prodotti come dolci da forno ,biscotti e pasta fresca .
Successivamente mio padre, Michele, ha dato un’impronta imprenditoriale: al settore della panificazione, aggiunge quello della torrefazione e, infine, quello della produzione di coni e cialde da gelato rivenduti all’ingrosso.
Con lei l'azienda cresce?
Subentrato io, nasce la DM di Divita Angelo & c s.a.s., la cui sede di produzione e confezionamento si estende su 1600 metri quadri, mentre la vendita al dettaglio avviene nei due punti vendita ubicati nel centro di Serradifalco. Quando parlo della mia azienda io dico sempre che è si tratta di una realtà in cui si fondono “tradizione e innovazione”. Per quanto riguarda il settore della panificazione, ogni giorno sforniamo chili di pane, dolci e prodotti tipici. Il pane, bene di prima necessità e originariamente alimento base, nel tempo è stato studiato, analizzato, sviscerato e perfezionato. Ooggi il pane, il “fare pane"ha un concetto di fondo: il confronto.
Lei come è entrato nel mondo della panificazione?
Il forno è sempre stato la mia seconda casa: già da piccolo frequentavo i laboratori di famiglia, ma crescendo quel mondo iniziava ad incuriosirmi sempre più tanto che nelle calde estati siciliane, finita la scuola, andavo spesso ad aiutare i miei genitori. Dopo la maturità scolastica non ho avuto alcun dubbio su quello che sarebbe stato il mio futuro e ho seguito le orme di mio padre. Avere un’azienda familiare è stata una grande fortuna e, al contempo, rappresenta una grande responsabilità.
Subentrato io, nasce la DM di Divita Angelo & c s.a.s., la cui sede di produzione e confezionamento si estende su 1600 metri quadri, mentre la vendita al dettaglio avviene nei due punti vendita ubicati nel centro di Serradifalco. Quando parlo della mia azienda io dico sempre che è si tratta di una realtà in cui si fondono “tradizione e innovazione”. Per quanto riguarda il settore della panificazione, ogni giorno sforniamo chili di pane, dolci e prodotti tipici. Il pane, bene di prima necessità e originariamente alimento base, nel tempo è stato studiato, analizzato, sviscerato e perfezionato. Ooggi il pane, il “fare pane"ha un concetto di fondo: il confronto.
Lei come è entrato nel mondo della panificazione?
Il forno è sempre stato la mia seconda casa: già da piccolo frequentavo i laboratori di famiglia, ma crescendo quel mondo iniziava ad incuriosirmi sempre più tanto che nelle calde estati siciliane, finita la scuola, andavo spesso ad aiutare i miei genitori. Dopo la maturità scolastica non ho avuto alcun dubbio su quello che sarebbe stato il mio futuro e ho seguito le orme di mio padre. Avere un’azienda familiare è stata una grande fortuna e, al contempo, rappresenta una grande responsabilità.
Con lei l'azienda cresce?
Subentrato io, nasce la DM di Divita Angelo & c s.a.s., la cui sede di produzione e confezionamento si estende su 1600 metri quadri, mentre la vendita al dettaglio avviene nei due punti vendita ubicati nel centro di Serradifalco. Quando parlo della mia azienda io dico sempre che è si tratta di una realtà in cui si fondono “tradizione e innovazione”. Per quanto riguarda il settore della panificazione, ogni giorno sforniamo chili di pane, dolci e prodotti tipici. Il pane, bene di prima necessità e originariamente alimento base, nel tempo è stato studiato, analizzato, sviscerato e perfezionato. Ooggi il pane, il “fare pane"ha un concetto di fondo: il confronto.
Lei come è entrato nel mondo della panificazione?
Il forno è sempre stato la mia seconda casa: già da piccolo frequentavo i laboratori di famiglia, ma crescendo quel mondo iniziava ad incuriosirmi sempre più tanto che nelle calde estati siciliane, finita la scuola, andavo spesso ad aiutare i miei genitori. Dopo la maturità scolastica non ho avuto alcun dubbio su quello che sarebbe stato il mio futuro e ho seguito le orme di mio padre. Avere un’azienda familiare è stata una grande fortuna e, al contempo, rappresenta una grande responsabilità.
Subentrato io, nasce la DM di Divita Angelo & c s.a.s., la cui sede di produzione e confezionamento si estende su 1600 metri quadri, mentre la vendita al dettaglio avviene nei due punti vendita ubicati nel centro di Serradifalco. Quando parlo della mia azienda io dico sempre che è si tratta di una realtà in cui si fondono “tradizione e innovazione”. Per quanto riguarda il settore della panificazione, ogni giorno sforniamo chili di pane, dolci e prodotti tipici. Il pane, bene di prima necessità e originariamente alimento base, nel tempo è stato studiato, analizzato, sviscerato e perfezionato. Ooggi il pane, il “fare pane"ha un concetto di fondo: il confronto.
Lei come è entrato nel mondo della panificazione?
Il forno è sempre stato la mia seconda casa: già da piccolo frequentavo i laboratori di famiglia, ma crescendo quel mondo iniziava ad incuriosirmi sempre più tanto che nelle calde estati siciliane, finita la scuola, andavo spesso ad aiutare i miei genitori. Dopo la maturità scolastica non ho avuto alcun dubbio su quello che sarebbe stato il mio futuro e ho seguito le orme di mio padre. Avere un’azienda familiare è stata una grande fortuna e, al contempo, rappresenta una grande responsabilità.
É molto attento al territorio. È vero che nel forno a legna usate gusci di mandorla e non legna da ardere?
Sì, è vero. Abbiamo deciso di utilizzare i gusci di mandorla perché sono elementi tipici della nostra zona così abbiamo dato al nostro pane oltre un bouquet aromatico autentico ed intenso, un gusto esclusivo ma soprattutto un’identità territoriale.
Ha però attinto anche a culture estere.
Amo viaggiare e scoprire nuove culture. Sicuramente la cultura di un popolo si fonda anche sulle tradizioni culinarie e soprattutto sul pane. Ogni volta che visito un nuovo posto, mi piace conoscerne i prodotti tipici, scoprire nuove bakery e portare a casa un pezzo di quella storia da proporre ai miei clienti. Inoltre un grandissimo contributo mi è stato dato da mia madre, che è italo-canadese.Il legame con questa terra ha influenzato la nostra produzione arricchendola.
Sì, è vero. Abbiamo deciso di utilizzare i gusci di mandorla perché sono elementi tipici della nostra zona così abbiamo dato al nostro pane oltre un bouquet aromatico autentico ed intenso, un gusto esclusivo ma soprattutto un’identità territoriale.
Ha però attinto anche a culture estere.
Amo viaggiare e scoprire nuove culture. Sicuramente la cultura di un popolo si fonda anche sulle tradizioni culinarie e soprattutto sul pane. Ogni volta che visito un nuovo posto, mi piace conoscerne i prodotti tipici, scoprire nuove bakery e portare a casa un pezzo di quella storia da proporre ai miei clienti. Inoltre un grandissimo contributo mi è stato dato da mia madre, che è italo-canadese.Il legame con questa terra ha influenzato la nostra produzione arricchendola.
É molto attento al territorio. È vero che nel forno a legna usate gusci di mandorla e non legna da ardere?
Sì, è vero. Abbiamo deciso di utilizzare i gusci di mandorla perché sono elementi tipici della nostra zona così abbiamo dato al nostro pane oltre un bouquet aromatico autentico ed intenso, un gusto esclusivo ma soprattutto un’identità territoriale.
Ha però attinto anche a culture estere.
Amo viaggiare e scoprire nuove culture. Sicuramente la cultura di un popolo si fonda anche sulle tradizioni culinarie e soprattutto sul pane. Ogni volta che visito un nuovo posto, mi piace conoscerne i prodotti tipici, scoprire nuove bakery e portare a casa un pezzo di quella storia da proporre ai miei clienti. Inoltre un grandissimo contributo mi è stato dato da mia madre, che è italo-canadese.Il legame con questa terra ha influenzato la nostra produzione arricchendola.
Sì, è vero. Abbiamo deciso di utilizzare i gusci di mandorla perché sono elementi tipici della nostra zona così abbiamo dato al nostro pane oltre un bouquet aromatico autentico ed intenso, un gusto esclusivo ma soprattutto un’identità territoriale.
Ha però attinto anche a culture estere.
Amo viaggiare e scoprire nuove culture. Sicuramente la cultura di un popolo si fonda anche sulle tradizioni culinarie e soprattutto sul pane. Ogni volta che visito un nuovo posto, mi piace conoscerne i prodotti tipici, scoprire nuove bakery e portare a casa un pezzo di quella storia da proporre ai miei clienti. Inoltre un grandissimo contributo mi è stato dato da mia madre, che è italo-canadese.Il legame con questa terra ha influenzato la nostra produzione arricchendola.
Che farine utilizzate per i vostri prodotti?
Usiamo farine con germe di grano, una scommessa che ho preso a cuore per far comprendere ai clienti la differenza e l'importanza di ciò che mangiano. Ho testato le farine di Molino Casillo e ho trovato che offrono un perfetto equilibrio tra prestazioni, stabilità e aroma. Sul mercato, esistono farine prestanti e stabili, ma nessuna ha poi la resa aromatica di quelle Molino Casillo. In Italia, poi, abbiamo una grande tradizione di pane, soprattutto con grano duro, ma ho introdotto anche farro, integrale al 100%, e farine biologiche.
Lei utilizza molto il lievito madre. Come lo gestite e qual è il rapporto con la farina?
Lavoriamo con il lievito madre da anni. Dopo diverse prove con il licoli e il lievito madre solido, abbiamo standardizzato la produzione e formato il nostro team sulla sua gestione, sfruttando la catena del freddo. Questo ci ha permesso di aumentare la produzione di pane con lievito madre, che ora rappresenta oltre il 40% del nostro totale. Una volta organizzato il processo, la farina risponde benissimo. Lato clienti, invece, informare e formare è stato fondamentale, anche attraverso i social media, per creare una vera cultura del pane e del lievito madre.
Usiamo farine con germe di grano, una scommessa che ho preso a cuore per far comprendere ai clienti la differenza e l'importanza di ciò che mangiano. Ho testato le farine di Molino Casillo e ho trovato che offrono un perfetto equilibrio tra prestazioni, stabilità e aroma. Sul mercato, esistono farine prestanti e stabili, ma nessuna ha poi la resa aromatica di quelle Molino Casillo. In Italia, poi, abbiamo una grande tradizione di pane, soprattutto con grano duro, ma ho introdotto anche farro, integrale al 100%, e farine biologiche.
Lei utilizza molto il lievito madre. Come lo gestite e qual è il rapporto con la farina?
Lavoriamo con il lievito madre da anni. Dopo diverse prove con il licoli e il lievito madre solido, abbiamo standardizzato la produzione e formato il nostro team sulla sua gestione, sfruttando la catena del freddo. Questo ci ha permesso di aumentare la produzione di pane con lievito madre, che ora rappresenta oltre il 40% del nostro totale. Una volta organizzato il processo, la farina risponde benissimo. Lato clienti, invece, informare e formare è stato fondamentale, anche attraverso i social media, per creare una vera cultura del pane e del lievito madre.
Che farine utilizzate per i vostri prodotti?
Usiamo farine con germe di grano, una scommessa che ho preso a cuore per far comprendere ai clienti la differenza e l'importanza di ciò che mangiano. Ho testato le farine di Molino Casillo e ho trovato che offrono un perfetto equilibrio tra prestazioni, stabilità e aroma. Sul mercato, esistono farine prestanti e stabili, ma nessuna ha poi la resa aromatica di quelle Molino Casillo. In Italia, poi, abbiamo una grande tradizione di pane, soprattutto con grano duro, ma ho introdotto anche farro, integrale al 100%, e farine biologiche.
Lei utilizza molto il lievito madre. Come lo gestite e qual è il rapporto con la farina?
Lavoriamo con il lievito madre da anni. Dopo diverse prove con il licoli e il lievito madre solido, abbiamo standardizzato la produzione e formato il nostro team sulla sua gestione, sfruttando la catena del freddo. Questo ci ha permesso di aumentare la produzione di pane con lievito madre, che ora rappresenta oltre il 40% del nostro totale. Una volta organizzato il processo, la farina risponde benissimo. Lato clienti, invece, informare e formare è stato fondamentale, anche attraverso i social media, per creare una vera cultura del pane e del lievito madre.
Usiamo farine con germe di grano, una scommessa che ho preso a cuore per far comprendere ai clienti la differenza e l'importanza di ciò che mangiano. Ho testato le farine di Molino Casillo e ho trovato che offrono un perfetto equilibrio tra prestazioni, stabilità e aroma. Sul mercato, esistono farine prestanti e stabili, ma nessuna ha poi la resa aromatica di quelle Molino Casillo. In Italia, poi, abbiamo una grande tradizione di pane, soprattutto con grano duro, ma ho introdotto anche farro, integrale al 100%, e farine biologiche.
Lei utilizza molto il lievito madre. Come lo gestite e qual è il rapporto con la farina?
Lavoriamo con il lievito madre da anni. Dopo diverse prove con il licoli e il lievito madre solido, abbiamo standardizzato la produzione e formato il nostro team sulla sua gestione, sfruttando la catena del freddo. Questo ci ha permesso di aumentare la produzione di pane con lievito madre, che ora rappresenta oltre il 40% del nostro totale. Una volta organizzato il processo, la farina risponde benissimo. Lato clienti, invece, informare e formare è stato fondamentale, anche attraverso i social media, per creare una vera cultura del pane e del lievito madre.
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